Essere abbronzati prima dell’estate o durante tutto l’ anno spesso significa rovinare la pelle e subire conseguenze più o meno gravi in termini di salute. Ecco come ricorrere al solarium in modo corretto.

L’ abbronzatura ottenuta in solarium, con le lampade solari, sfrutta l’ azione dei raggi ultravioletti UVA e UVB. I primi abbronzano e i secondi, purtroppo, danneggiano irrimediabilmente la pelle. Le radiazioni del solarium stimolano la produzione di melanina. il pigmento che permette all’ epidermide di “colorarsi” e, allo stesso tempo, rovinano la pelle in profondità poiché intervengono sulle sue cellule in maniera definitiva. I primi effetti di una lampada sono, oltre al colorito, una progressiva disidratazione della pelle accompagnata dalla possibile comparsa di macchie solari o nuove rughe. A lungo termine, con un utilizzo indiscriminato dell’ abbronzatura in solarium, si rischiano patologie gravi come l’ insorgenza del melanoma.

L’ unico modo per evitare le conseguenze e i pericoli delle lampade solari è proteggere la pelle, idratandola ripetutamente e più volte nell’ arco della giornata. Per quando riguarda la protezione solare, si raccomandano sempre creme dai filtri medio-elevati (15-20) e di ottima qualità per composizione e ingredienti. Inoltre, è opportuno che la confezione non sia quella dell’ anno precedente poiché, una vola aperto il tubetto, la crema perde l’ efficacia protettiva in poco tempo. Chi si deve proteggere? Tutti, anche coloro che vantano un’ epidermide olivastra e scura, dall’ abbronzatura “facile”. A maggior ragione, è d’ obbligo una protezione molto alta per chi ha la pelle chiarissima e con le lentiggini. Anche se in quest’ ultima casistica, è vivamente consigliabile evitare del tutto il ricorso al solarium. Infine, dopo il trattamento, è necessario idratare perfettamente la pelle stendendo uno strato di crema doposole, meglio ancora se dall’ azione lenitiva: aloe e calendula sono i principi attivi naturali più efficaci.