Dopo Arpège arriva una sinfonia musicale anche per lo styling.

Controllo assoluto con Arphair, un metodo ideato dall’hairstylist torinese Marco Todaro, artefice anche di Arpège, l’innovativa tecnica di colorazione pensata per le donne che vogliono un colore dall’effetto naturale ma multisfaccettato.

Il metodo Arphair rende il servizio di styling estremamente professionale e ne tiene memoria. Ciò significa che se andrai per la seconda volta in un salone che aderisce al metodo di Marco Todaro, il parrucchiere sarà in grado di ripetere la stessa acconciatura, colore o taglio, guardando un pentagramma preventivamente compilato insieme alla cliente. Ma anche di ripetere di pari passo un hairstyling visto nel profilo instagram di una blogger o quello di una celeb. Abbiamo chiesto a Marco di raccontarci qualcosa in più.

Come è nato questo nuovo metodo per eseguire lo styling?
Dalla volontà di risolvere i classici problemi quotidiani che nascono all’interno di un salone. Un esempio? “Mi pettina come l’ultima volta?”. Se lavoro solo con l’istinto difficilmente riuscirò a ripetere la stessa identica piega, mentre se utilizzo un metodo e uno schema (pentagramma) in cui scrivo, per esempio, quali attrezzature ho utilizzato e come ho asciugato i capelli (con le punte verso l’alto o verso il basso?)… il tutto diventa ripetibile.

L’idea di Arphair è nata anche dall’ascolto delle consumatrici che spesso chiedevano a Marco di essere seguite da una lavorante specifica.
Mi ritrovavo ad avere su 10 clienti 5 che volevano una determinata phonista e altri 5 che si spalmavano sulle altre. Utilizzando lo stesso metodo, tutte le collaboratrici eseguono il lavoro nello stesso modo.

Il dizionario Arphair, così come quello di Arpège, consente di utilizzare un linguaggio comune e più armonico, oltre ad offrire uno storico dei servizi piega effettuati a una cliente che, in questo modo, saranno replicabili al 100%.
Se una cliente con capelli corposi e voluminosi chiede un volume piatto alla radice e le punte che guardano verso le spalle, si parlerà con il dizionario Arpège dicendo soprano (volume piatto alla radice), disarmonico posteriore (verticale con le punte che guardano dietro le spalle), una strofa e mezza (un giro e mezzo). Anche le spazzole hanno un proprio nome, onde evitare confusione tra i numerosi tipi di spazzole: piccole, medie e grandi.

Come fare per capire quali saloni aderiscono al metodo Arphair?
La certificazione dei saloni che adottano il metodo Arphair avviene attraverso un Passaporto, sul quale sono esposti i timbri ufficiali in base al livello raggiunto. Al momento esiste solamente un livello, nel 2017 ci saranno 3 livelli: Start, Evolution e Experience.

Credits
Hair: Marco Todaro e Team Arpège/Arphair
Stylist: Anika Esposito

Make up: Vanessa Urano
Photo: Federico Tardito

Galleria immagini