Le strategie giuste per liberarsi dalla forfora senza peggiorare la situazione o il prurito

La forfora può essere sostanzialmente di due tipi: grassa o secca. La prima è caratterizzata da squame grosse e oleose che tendono a restare appiccicate al fusto del capello, mentre la seconda è formata da piccole squame secche che, pettinandosi o scuotendo la testa, danno origine all'antiestetico "effetto neve" sui vestiti.

La forfora non è quindi necessariamente legata alla presenza di capelli grassi ma può anche manifestarsi laddove il cuoio capelluto è troppo secco. Questo fenomeno (cute secca, forfora grassa) si verifica quando il film idrolipidico naturale del cuoio capelluto si impoverisce (per uso, ad esempio, di prodotti troppo aggressivi e ricchi di tensioattivi) e, come reazione, fa lavorare di più le ghiandole sebacee.

Una volta accertata la causa, però, come togliere la forfora? I consigli su come togliere la forfora, spaziano dalla detergenza adeguata fino alla composizione dei prodotti usati. Innanzitutto, per lo shampoo è bene usare detergenti senza tensioattivi, delicatissimi e ricchi di principi attivi naturali dall'azione purificante: tea tree oil, timo, incenso e limone sono ottimi alleati nella lotta alla forfora.

Molto utile può essere anche un risciacquo con aceto di mele e succo di limone. I capelli con forfora possono, quindi, essere lavati anche tutti i giorni ma solo con prodotti delicatissimi e non aggressivi sul cuoio capelluto. Il balsamo non va eliminato ma scelto specifico per la tipologia di capello. Possono essere efficaci anche fiale dall'azione-urto in grado di purificare il cuoio capelluto, con effetto lenitivo sul prurito e che riescano a fermare la sovrapproduzione di sebo da parte delle ghiandole nonché la desquamazione della cute.