Tinte permanenti, vegetali o senza ammoniaca: i rimedi per coprire i capelli bianchi

Passati i 30 anni iniziano a comparire i primi fili argentati. Ricorrere a una tinta per capelli bianchi è la soluzione ideale. Ma quali sono le tipologie di colorazione?

Le colorazioni permanenti

Il metodo più usato per coprire i capelli bianchi sono le tinte permanenti. Oggi ne esistono diverse tipologie in grado di soddisfare ogni esigenza: da quelle classiche a quelle più leggere. Se hai una chioma debole e sfibrata puoi optare per una colorazione permanente senza ammoniaca. Ricordati sempre di utilizzare prodotti specifici per capelli colorati, ti aiuteranno a mantenere la chioma sana e lucente.

Le tinte vegetali

Le colorazioni vegetali come l’hennè possono coprire i primi capelli bianchi con leggeri riflessi e sfumature, ma non sono in grado di sopperire a una chioma candida in quanto si tratta di tinte leggere che restano sulla superficie del capello. Possono quindi essere utilizzate inizialmente, ma poi è meglio preferire una tinta permanente. Per ravvivare il colore spento, puoi utilizzare l’amla, una polvere vegetale curativa e colorante. Altre polveri vegetali sono l’indigo (per chi ha i capelli scuri), il mallo di noce (dona riflessi castano-dorati) e l’alcanna (permette di ottenere una colorazione rosso mogano).

Mascara per capelli

Se hai pochi capelli bianchi puoi anche utilizzare il "make-up": il mascara è da applicare esclusivamente sui ciuffi di capelli bianchi. Dopo una certa età la tinta per capelli bianchi non è più necessaria in quanto non tingersi è un segno di consapevolezza e di maturità. Il bianco diventa chic ed elegante.