Può capitare che le nostre mani siano così secche e denutrite da soffrire di piccoli tagli e microlesioni, fastidiose e dolorose. La notte è il momento ideale per aiutarle a guarire, applicando creme apposite e lasciandole agire per tutto il riposo notturno.

Idratazione e protezione, questo chiedono le nostre mani dopo una lunga giornata esposte alle aggressioni esterne (raggi solari, vento, lavaggi frequenti, contatto con detersivi e saponi). L’imperativo è restituire loro morbidezza ed elasticità e favorire la ricostituzione dell’integrità delle barriere fisiologiche di difesa della pelle.

È sempre bene, allora, nutrirle durante il giorno con creme protettive alla glicerina, all’urea, al pantenolo, principi dalla spiccata attività idratante. Ma è la sera il momento migliore per aiutare le nostre mani: il prolungato riposo notturno, infatti, permette di applicare trattamenti cosmetici più intensi senza avvertirne il fastidio. Pensiamo, per esempio, a situazioni in cui si fa urgente una terapia d’urto, quando le screpolature sono così avanzate da dar origine a microlesioni o tagli. Per questi casi le ore notturne sono un toccasana: la crema protettiva può essere usata con grande generosità, proteggendo l’applicazione con guanti di cotone monouso, da tenere tutta la notte e da rimuovere al mattino, garantendo così alle mani un impacco idratante lungo 6-8 ore, l’ideale nei casi di screpolature più gravi.

Per chi, invece, non ha bisogno di terapie d’urto, ma vuole, comunque sia, sfruttare la notte per riparare le mani, per ottenere buoni risultati basta una normale applicazione di crema molto ricca di urea, glicerina e vitamine A ed E prima di coricarsi e una al mattino appena alzati. Ricordatevi, poi, che le mani vanno protette dai raggi Uv esattamente come ogni altra parte del corpo: i filtri solari sono utili, quindi, ogni giorno.