Capillari rotti e un arrossamento generalizzato. Ecco come appare la coupersoe sul vio.

Se ci si guarda allo specchio con attenzione, in genere dopo i trent’anni, si può scorgere qualche nuovo segno che il tempo ha lasciato. La couperose si manifesta con piccole venature di colore variabile dal rosa tenue al rosso, ai lati del naso, sulle guance, sul mento, oppure qualche arrossamento fugace al volto. Tali segni si presentano più di frequente in chi ha la carnagione chiara e/o che ha abusato del sole, in misura minore in chi ha un fototipo più scuro e/o si è esposto alla luce ultravioletta con buon senso.

La couperose infatti è un inestetismo dovuto alla dilatazione dei piccoli vasi capillari presenti nel derma, le cosiddette teleangectasie. Queste ultime, inizialmente transitorie, con il tempo possono divenire stabili e aumentare di numero, conferendo alle regioni interessate, tipicamente le aree centrali del volto, ma anche i lati del collo e il décolleté, un colorito variabile dal rosa al rosso acceso.

Inoltre, a causa del rallentamento della microcircolazione locale e della conseguente alterazione delle funzioni cutanee di tali distretti, se c'è la couperose la cute tende a disidratarsi, a divenire più sottile e reattiva agli stimoli endogeni e agli insulti dell’ambiente esterno (calore, sole, freddo, umidità, vento, ecc.), con un possibile peggioramento progressivo fino alla sua evoluzione in rosacea. Al tatto, la pelle si presenta calda e piuttosto secca.