Una corretta igiene personale, aggiunta alla lotta ad acari, polvere e muffe, consente di limitare i disturbi causati dalla dermatite atopica.

Non sono ben note le cause che determinano la comparsa della dermatite atopica, in costante aumento nei bambini, ma non solo, soprattutto nei Paesi industrializzati. Si ritiene però che la dermatite atopica sia legata a una predisposizione genetica, e che ci siano fattori -tipo smog, inquinamento, stress e alcuni farmaci- capaci di scatenarla. A parte la cura con farmaci corticosteroidi, combinati con idratanti, ad azione antinfiammatoria locale, vediamo quali sono i rimedi da adottare per prevenire e limitare gli attacchi.

Innanzitutto si consiglia una corretta igiene quotidiana, fatta però con acqua tiepida (32-34°C), per evitare di disidratare la pelle e favorire il prurito. Per attenuare l’azione sensibilizzante del calcare è consigliabile aggiungere un emolliente all’acqua del bagno e spegnere il getto della doccia mentre ci si lava. Lavarsi poi con i saponi non saponi, ipoallergenici a pH leggermente acido (5,5-6,0), che rispettano il microfilm idrolipidico, pur assicurando una pulizia profonda. La pelle va poi massaggiata con le mani, evitando irritanti spugne e guanti e ricordando che scrub, gel con microgranuli e prodotti esfolianti sono proprio da evitare.

La pelle va poi asciugata con teli o spugne morbidi e nutrita con creme emollienti, per prevenire la comparsa di secchezza e prurito e favorire il ripristino della barriera dermoepidermica. Molto importante è anche l’igiene della casa: diventa così essenziale rimuovere polvere e muffe, aerare le stanze più volte al giorno ed evitare di ospitare animali con pelo. Infine, per contribuire a migliorare l’equilibrio cutaneo e prevenire la dermatite atopica, ci si può avvalere anche di specifici prodotti probiotici: la loro azione sulla microflora intestinale aumenta le difese immunitarie dell’epidermide e previene le manifestazioni atopiche.