Ricorrere ai filler può essere efficace se le rughe sono marcate e profonde. Ecco come agiscono i filler.

I segni lasciati dal tempo possono essere più o meno profondi e marcati. La strategia antiage quotidiana prevede una detersione accurata della pelle del viso (con latte detergente e tonico specifici per le pelli mature) e un’idratazione antietà con l’applicazione quotidiana di una crema antirughe. Inoltre, molto utili si rivelano i sieri a base di acido ialuronico e sostanze vegetali rigeneranti, da applicare sotto la crema abituale così come l’uso di maschere intensive da effettuare una volta a settimana.

Vi sono, però, casi in cui tutto ciò non basta perché le rughe sono profonde e molto evidenti. Può essere allora efficace ricorrere ai filler, microiniezioni di sostanze rigeneranti e rimpolpanti da effettuare in istituto o dal medico.

Il filler più utilizzato è quello a base di acido ialuronico. Questa sostanza, naturalmente prodotta dall’organismo, negli anni diminuisce il suo rilascio, ed è direttamente responsabile della produzione di elastina (e del rinnovamento cellulare). Invecchiando, la pelle ha, quindi, bisogno di un apporto esterno di acido ialuronico attraverso creme, sieri o, appunto, filler. L’acido ialuronico iniettato è utilizzato con successo sia sulle rughe del viso sia sulle labbra, per rimpolparle quando l’età le assottiglia.

L’effetto ottenuto è naturale, poiché la sostanza iniettata è riconoscibile per l’epidermide e l’organismo. Il filler riempie quindi le rughe e i solchi lasciati dal tempo sulla pelle, attraverso la rigenerazione del tessuto epidermico e una ritrovata produzione di elastina.