La pelle secca del neonato è più sensibile agli attacchi esterni: ecco come difenderla nei momenti di toilette quotidiana, dal bagnetto al cambio del pannolino.

Estrema secchezza della pelle, prurito diffuso e un fastidio a livello della cute, che provoca grande disagio nel bambino e talvolta pianti prolungati: se è questo il vostro caso, vuol dire che il vostro piccino soffre di pelle secca. Il problema è legato a fattori genetici e ambientali e compare spesso fin dal terzo mese di vita per poi sparire nel giro di alcuni anni, ma i bambini che ne soffrono potrebbero continuare a mostrare una pelle tendenzialmente secca lungo tutto il corso della loro vita.

La pelle secca del neonato è più vulnerabile agli attacchi esterni: i segni rossi e rugosi possono comparire in particolare sul viso, nelle pieghe cutanee -collo, gomiti e dietro le ginocchia- e alle estremità, mani, polsi e caviglie. Provocano grande prurito e per questo è fondamentale che il bambino non abbia mai le unghie troppo lunghe, perché potrebbe grattarsi anche con violenza. Il bagnetto dovrà essere abbastanza rapido (5-10 minuti al massimo), con acqua tiepida e usando prodotti appositamente studiati per la sua pelle secca, senza saponi né profumi, applicati sulla pelle senza l’uso di un guanto spugna, ma soltanto con le mani. La cute non andrà mai sfregata con vigore, né al momento del bagno, né in quello dell’asciugatura (e andrà scelto un asciugamano 100% in puro cotone).

Dopo il bagnetto si potrà applicare una crema idratante ed emolliente scelta tra quelle studiate proprio per le pelli più secche e anche al momento del cambio del pannolino sarà bene applicare acque detergenti senza risciacquo adatte alle pelli secche del neonato e paste per il cambio estremamente delicate.