Tutti i segreti dell’acqua di colonia

L'acqua di colonia, amatissima dalle generazioni più agées, è tornata in auge. Dall’allure vintage, l'acqua di colonia sa “di pulito”.

Com’è fatta

L’acqua di colonia contiene una serie di oli eterici (essenze profumate) sciolte in etanolo all’80-90%. Quest’acqua contiene da un 7 a un 15% circa di profumo puro. Di solito l’acqua di colonia comprende molte essenze diverse (circa 30) ben calibrate tra loro come sentori e proprietà organolettiche. Normalmente la base è l’essenza di bergamotto a cui si sommano le altre fragranze agrumate come il limone, l’arancia e il cedro. A volte, a seconda del tipo di acqua di colonia, vi sono anche forti note di lavanda o gelsomino, in quelle tonificanti non mancano rosmarino e menta acquatica.

Dal Piemonte alla città di Colonia

L’acqua di colonia oggi identifica un prodotto a indicazione geografica protetta, proprio della città tedesca di Colonia. Si diceva che lo scrittore Goethe fosse tra i maggiori estimatori di questo tipo di profumo. In realtà le origini dell’acqua di colonia sono italiane e per la precisione, piemontesi. L'invenzione dell'Aqua Mirabilis è, infatti, di Giovanni Paolo Feminis, originario di Crana (Valle Vigezzo). Oggi l’acqua di colonia si usa sia per profumarsi sia nei massaggi e frizioni tonificanti a schiena e braccia.