Cosa sono e come agiscono le salviette autoabbronzanti. Una passata rapida e pochi, semplici accorgimenti per sfoggiare un immediato effetto bonne mine.

Le ricerche medico-scientifiche hanno ormai decretato l’ effetto nefasto delle radiazioni solari sulla pelle, soprattutto se non viene protetta da adeguati filtri solari. Rughe, macchie e patologie causate dai radicali liberi sono, infatti, dietro l’angolo se si pratica "abbronzatura indiscriminata”. Per coloro che desiderano un bel colore ma senza rischiare di rovinare la pelle, gli autoabbronzanti sono la soluzione ideale. Ormai lontani anni luce dalle creme che macchiavano a pelle di leopardo, i nuovi self tan sono sicuri, rapidi e anti-macchia. Presenti sul mercato in spray, creme o gocce, oggi si arricchiscono del formato salviette autoabbronzanti.

Si tratta proprio della classiche salviette autoabbronzanti, dal packaging e utilizzo identici a quelli delle normali salviette detergenti o struccanti. La differenza sta nel prodotto di cui è imbevuto il fazzolettino umidificato. La dose di autoabbronzante presente nella salvietta è, infatti, perfettamente calibrata per una superficie ridotta di pelle, ideale quindi per il viso. Ma esistono anche le salviette autoabbronzanti specifiche per zone più vaste del corpo, come le gambe e le braccia. Gli accorgimenti da osservare quando si applica il prodotto sono gli stessi delle creme o spray: pelle possibilmente esfoliata, non desquamata e attesa (minima) perchè il prodotto asciughi in modo ottimale. Un notevole vantaggio del formato salvietta è, senza dubbio, la possibilità di portare sempre con sé l’ autoabbronzante. Soluzione di emergenza in ufficio, prima di una serata improvvisata o quando si desidera un colpo di colore contro il grigiore metropolitano: le salviette autoabbronzanti sono un vero prodotto jolly.