Ecco come vengono determinati gli indici di protezione solare (“SPF: Sun protection factor”), che bisogna conoscere per garantirci un’esposizione senza rischi e un’abbronzatura duratura.

Per indici di protezione solare (IP, FP, oppure all’inglese SPF, “Sun protection factor”) si intende il rapporto tra la dose minima di Uv necessaria per provocare eritema (Med, “Minimal erythema dose”) su pelle protetta dall’antisolare e la Med su pelle non protetta. Il fattore di protezione può essere calcolato anche come percentuale di raggi Uv bloccata dal filtro solare: un FP 2 lascia passare 1/2 dei raggi Uv e, quindi, filtra il 50% delle radiazioni.

Questo indice quantifica il potere schermante del prodotto utilizzato nella quantità ottimale (2 mg per cm2 di cute) e in laboratorio. In realtà la maggioranza dei consumatori applica frequentemente dosi molto più basse di prodotto, spesso dimezzando e riducendo addirittura di un terzo l’effettiva protezione solare. Senza contare il fatto che le condizioni d’utilizzo all’aperto l’abbassano ulteriormente. Per questo è importante consigliare prodotti con indici di protezione alti e raccomandare molta accuratezza nell’applicazione.

Partendo da queste considerazioni si comprende perché, nella valutazione del prodotto solare, conti molto la qualità del sistema filtrante anti Uva e Uvb, ma anche la texture del prodotto, la sua spalmabilità, la resistenza all’acqua, la piacevolezza d’uso e così via, per assicurare applicazioni corrette e frequenti.