Una distribuzione irregolare di melanina crea quelle antiestetiche macchie solari sul viso. Evitarne la formazione è meglio che eliminarle

Con il passare degli anni, dopo i 35 l’esposizione ai raggi ultravioletti, fattori ormonali e altre concause fanno sì che l’incarnato perda la sua uniformità e che appaiano macchie solari sul viso. Queste sono il frutto di un disordine nella produzione di melanina da parte dei melanociti, le cellule della pelle preposte alla produzione del pigmento protettivo che dà origine all’abbronzatura. Fattori di tipo ormonale (gravidanza, menopausa, disturbi alla tiroide e così via), un’eccessiva esposizione al sole o infiammazioni locali possono causare un’iperproduzione di melanina da parte di alcuni melanociti: ecco che la melanina si accumula dagli strati profondi fin sulla superficie e compaiono le cosiddette macchie solari, localizzate soprattutto sulle zone più esposte la sole, tipicamente viso, décolleté e mani. Risolvere questo inestetismo ed eliminare le macchie non è semplice: richiede molta costanza nell’applicazione di trattamenti cosmetici, spesso richiede l’intervento del laser o di un peeling dermatologico. La strategia vincente contro le macchie solari sul viso è la prevenzione: utilizzare sempre su viso, mani e decolletè una crema solare ad alta protezione, durante tutto l’anno e non soltanto quando ci si espone volontariamente al sole. Nella stagione primaverile fare un trattamento preventivo contro le discromie cutanee: generalmente si tratta di una crema o di un gel da applicare su tutto il viso e non soltanto sulle macchie solari eventualmente preesistenti.