Il trattamento dei capillari richiede l’intervento del medico. Lo specialista è il chirurgo vascolare, che potrà dare una valutazione sulla gravità o meno dell’insufficienza venosa, ma si può andare anche dal dermatologo oppure da un medico estetico.

Non sempre, quando ci sono dei capillari rotti, ci si deve allarmare, ma è sempre bene studiarne le cause e individuare i migliori rimedi. Infatti, i capillari possono essere anche un problema esclusivamente estetico, soprattutto per chi ha la pelle delle gambe molto chiara e quasi trasparente.

Quando, però, in famiglia ci sono persone che hanno problemi di circolazione alle gambe, allora è meglio andare dallo specialista fin da giovani e, magari, sottoporsi a degli esami diagnostici indolori per accertare lo stato di salute degli arti inferiori e i possibili rimedi ai capillari rotti. Nel caso di capillari rotti l’esame più indicato è la videocapillaroscopia, un esame che, attraverso una minuscola telecamera, visualizza la struttura dei capillari ed è in grado di diagnosticare anche la minima sofferenza del microcircolo.

Se lo specialista lo riterrà necessario, per eliminare i capillari rotti potrà intervenire con iniezioni sclerosanti, che potranno essere praticate su qualsiasi zona della gamba. Si tratterà di iniettare, con un ago sottilissimo, delle sostanze nel vaso sanguigno affinché si chiuda. La terapia sclerosante non va praticata in prossimità dell’estate, soprattutto se si ha intenzione di esporsi al sole, perché i raggi solari fisserebbero per sempre i piccoli ematomi che si producono come conseguenza del trattamento.