Intervenire sulle vene in evidenza si può: il primo step è la visita dall'angiologo. Scopri, poi, alcuni consigli pratici per arginare il problema e renderlo meno visibile

Le vene gonfie sulle gambe sono molto frequenti nelle donne, soprattutto passati i 30 anni. Questo inestetismo è propriamente un problema di salute poiché sopraggiunge solitamente in concomitanza a un difetto, momentaneo o cronico, di circolazione agli arti inferiori. Le cause delle vene in evidenza sulle gambe sono molteplici: eredità genetica, postura scorretta, abbigliamento inadatto (troppo attillato e costringente), calzature inadeguate (piatte o con tacchi troppo alti e stretti), sedentarietà, aumento ponderale improvviso, sbalzi di peso, obesità, fattori ormonali.

In ogni caso, prima di ricorrere a interventi medici (ad esempio, le iniezioni sclerosanti) è opportuno effettuare una visita dall'angiologo ed eventualmente esami specifici per indagare ed escludere possibili trombi. Se la situazione è sotto controllo dal punto di vista medico, si può intervenire con alcuni accorgimenti per prevenire un peggioramento della condizione oppure per cercare di sgonfiare le vene e ridurne la visibilità.

Innanzitutto, è bene eliminare tutto ciò che è di ostacolo a una corretta circolazione, quindi: no a bagni caldi, calzature sbagliate, pantaloni e jeans stretti, gambaletti e troppo tempo trascorso ferme in piedi. Sì, invece, a movimento dolce e prolungato, gambe rialzate da sedute o a letto, docce fresche e applicazione di gel specifici "astringenti" (o creme vene gonfie gambe) per ridurre edemi e gonfiori. Questi prodotti sono, di norma, a base di attivi come vite rossa, equiseto o centella asiatica.