Dà fastidio, può provocare insonnia e irritazione: il prurito senile è causato dai naturali processi dell’invecchiamento. Ma si può contrastare senza farmaci.

Dopo i 60 anni la pelle è più spesso affetta dal prurito, perché è più secca e disidratata per effetto dell’invecchiamento e, in particolare, per la progressiva riduzione dell’attività delle ghiandole sebacee. La diminuzione della produzione di sebo e del glicerolo in particolare causano l’insorgere del cosiddetto prurito senile, che si localizza soprattutto su gambe e braccia e si avverte principalmente nel tardo pomeriggio o di sera.

Alcune terapie utilizzate per patologie croniche in molti anziani dopo i 70 anni, inoltre, possono dare il prurito come effetto secondario, aggravando una situazione già delicata. Se il prurito senile non è sintomo di alcuna malattia (e questo è di competenza medica) non servono farmaci per curarlo, ma è sufficiente prendere alcune semplici precauzioni nell’igiene e nello stile di vita e utilizzare prodotti idratanti specifici.

Attenzione alla detersione

Ogni lavaggio impoverisce il film idrolipidico, in questo caso già carente per la diminuzione del sebo. Per l’igiene, si raccomanda l’utilizzo di acqua tiepida e di detergenti delicati a pH fisiologico ed è meglio limitare la durata del bagno o della doccia quotidiana. Per asciugarsi, tamponare con una salvietta senza strofinare.

Almeno una/due volte il giorno, e sempre dopo il bagno o la doccia sulla pelle leggermente umida, è importante poi applicare su tutto il corpo una crema emolliente e idratante, meglio se specifica per contrastare il prurito senile. Servono infatti prodotti con alte percentuali di glicerolo e con attivi in grado di formare un film protettivo sulla cute che limiti la perdita d’acqua senza occludere.

A contatto con la pelle è meglio indossare indumenti di cotone o di seta, evitando lana e sintetici, e non coprirsi troppo durante la notte. Laddove si può, tenere basso il riscaldamento e utilizzare un umidificatore ambientale.