Onicofagia è l’abitudine di rosicchiarsi le unghie. Ha origini psicologiche e conseguenze estetiche evidenti e non piacevoli. Impariamo ad affrontarla con i mezzi più efficaci.

Si chiama onicofagia l’abitudine, tutt’altro che rara, di mangiarsi le unghie. Si tratta certamente di un segnale di ansia, stress e nervosismo, che può arrivare ad assumere le caratteristiche del disturbo compulsivo. Oltre a rappresentare uno stato di malessere della persona, l’onicofagia ha evidenti conseguenze antiestetiche per le nostre mani. Come combatterla?

Un primo rimedio consiste nell’applicazione di due strati di rinforzante per ovviare all’indebolimento dell’unghia tormentata dai nostri cattivi comportamenti. Poi, per scoraggiare direttamente la tendenza all’onicofagia, si consiglia di stendere su tutta la superficie dell’unghia uno smalto amaro (in commercio ve ne sono di diverse valide marche): il gusto sgradevole funziona come deterrente. È importante ripetere l’applicazione ogni giorno sinché si perde l’abitudine. Se all’inizio l’istinto di rosicchiarsi le unghie vi pare troppo forte, provate almeno ad applicare lo smalto amaro su nove unghie e sfogatevi su un dito solo.

Infine, massaggiate tutti i giorni le unghie con un trattamento fortificante e ogni settimana praticatevi una manicure.