Sono tre le fasi evolutive delle smagliature. Vediamo quali sono e come si manifestano.

Le smagliature della pelle, che i medici chiamano “strie atrofiche” o “strie distensae”, sono alterazioni della superficie della cute. Si presentano come cicatrici lineari, più o meno sottili, lunghe anche diversi centimetri.

Possono comparire in entrambi i sessi e a qualsiasi età, ma nelle donne sono due volte più frequenti che nei maschi e si sviluppano soprattutto tra i 15 e i 30 anni, in particolare durante la pubertà e la gravidanza. Inoltre, nella donna compaiono più spesso su glutei, coscia, fianchi, addome e seno, mentre nell'uomo sono colpite soprattutto le regioni lombo-sacrale, l'addome, il torace e i glutei.

Appena si formano, le smagliature appaiono di colore rosso-violaceo e in rilievo, ma con il tempo assumono un aspetto scavato, con pelle sottile e rugosa e il colore diventa bianco-perlaceo. Questa trasformazione avviene tipicamente in tre fasi:

  • iniziale (fase infiammatoria). Compare, in genere, soltanto prurito e bruciore.
  • intermedia (fase rigenerativa). In questa fase si manifestano le cosiddette “strie rubre”, ovvero linee rosso-violacee più o meno spesse.
  • terminale. È un periodo che varia da alcuni mesi fino a un paio di anni, durante il quale le strie si trasformano diventando bianco-perlacee (strie albae) e il tessuto rimane simile a una cicatrice.