Detersione delicata, meglio se senza risciacquo, e trattamenti giorno specifici: questi i rimedi per la couperose.

Piccole venature di colore variabile dal rosa tenue al rosso, ai lati del naso, sulle guance, sul mento, oppure qualche arrossamento fugace al volto. Tali segni si manifestano più di frequente in chi ha la carnagione chiara oppure in chi ha abusato del sole. Quando si è formata e installata, i rimedi per la couperose prevengono la sua degenerazione in rosacea, una vera e propria patologia cutanea.

La dilatazione dei piccoli vasi capillari presenti nel derma, le cosiddette teleangectasie, inizialmente transitorie, con il tempo possono divenire stabili e aumentare di numero, conferendo alle regioni interessate, tipicamente le aree centrali del volto, ma anche i lati del collo e il décolleté, un colorito variabile dal rosa al rosso acceso. Inoltre, a causa del rallentamento della microcircolazione locale e della conseguente alterazione delle funzioni cutanee di tali distretti, la cute tende a disidratarsi, a divenire più sottile e reattiva agli stimoli endogeni e agli insulti dell’ambiente esterno (calore, sole, freddo, umidità, vento, ecc.), con un possibile peggioramento progressivo fino alla sua evoluzione in rosacea.

Quali rimedi si possono adottare per la couperose? È fondamentale non utilizzare sulla pelle sostanze irritanti, alcoliche, ad azione astringente o peeling (salvo prescrizione dello specialista), scegliendo cosmetici specifici per la pelle con problemi di arrossamento, generalmente molto sensibile e irritabile, come prodotti idratanti e lenitivi, ben tollerati, possibilmente privi di profumi. Meglio i detergenti con scarso potere schiumogeno, ad azione calmante antirossore, come il latte detergente delicato, le acque termali (ricche di sali minerali e sostanze lenitive) o le acque micellari per pelli sensibili, senza risciacquo.

Nelle creme idratanti specifiche per la couperose si trovano molte sostanze ad attività capillaro-protettiva come fitoestratti, quali i pro-antociani di tiglio e malva, gli antocianosidi dell’uva rossa, arnica, rusco, camomilla, ippocastano, hamamelis, bioflavonoidi, vitamina B3 (niacinamide) C, E, e altre sostanze ad attività antiinfiammatoria e lenitiva, come il destran solfato (mucillagine derivata dal destrano, ottenuto dalla fermentazione del saccarosio delle barbabietole), l’estratto di ninfea, l’acido glicirretico, estratto dalla liquirizia o le saponine presenti in numerose piante, ad attività antiflogistica e decongestionante.