Piega del collo, mani, viso… l'atopia si fa vedere a tutte le età.

La dermatite atopica si manifesta fin dai pochi mesi di vita e normalmente scompare con la pubertà, anche se in alcuni casi può protrarsi anche nell’età adulta. Nel neonato (tra il terzo e il quarto mese) l’atopia si presenta in genere su testa, nelle pieghe del collo o delle braccia, alle mani e sulle guance. Nei casi più gravi si può estendere anche su aree più vaste del corpo, anche se in genere viene risparmiata l’area del pannolino, perché in questa regione l’urea contenuta nell’urina funge  da idratante e l’occlusione costituita dal pannolino stesso aiuta a creare un ambiente umido. Nell’adolescenze e in età adulta, di frequente l’atopia continua a presentarsi nelle pieghe del collo, intorno a occhi e bocca e sulle mani. L’atopia è una patologia che nell’ottanta per cento dei casi sparisce completamente alla pubertà. Alterna in genere fasi acute, in cui le zone di pelle infiammata sono eritematose e umide per la perdita di siero, a fasi croniche in cui lesione sono secche. Nell’atopia in fase cronica sono tipiche la secchezza, caratterizzata da un aspetto “invecchiato” della cute, e la presenza di squame e piccole croste. Un sintomo comune tutte le età è il prurito, che può essere lieve o molto intenso. Nei bambini più piccoli il prurito può disturbare il sonno, innescando un circolo vizioso: prurito – grattamento – agitazione - insonnia sul quale è difficile intervenire e che compromette la qualità del sonno del bambino ma anche dei suoi familiari, con tutte le conseguenze del caso. Secondo numerosi studi la qualità della vita dei pazienti affetti da dermatite atopica è più alterata rispetto ad altre patologie croniche, come per esempio il diabete mellito, proprio a causa del prurito, spesso estremamente intenso. Ma non bisogna dimenticare che l’atopia, come tutte le patologie dermatologiche ha anche una forte valenza psicologica e condiziona il vissuto dell’individuo e le relazioni sociali.