L’evoluzione del profumo dall’antichità fino ai giorni nostri.

Ai giorni nostri si può scegliere tra oltre 200 essenze naturali e 2000 elementi sintetici. Solitamente per creare un profumo si miscelano dai trenta agli ottanta aromi.

Come mai si chiama profumo?

Il termine profumo nasce dal latino “per fumum” che significa “attraverso il fumo”. Si chiama così perché inizialmente i profumi erano creati facendo bruciare resine e legni.

Le tappe salienti della storia del profumo

Le prime fragranze risalgono a più di 5000 anni fa. Nell’antico Egitto il profumo aveva un ruolo spirituale e fungeva da intermediario tra l’uomo e gli dei. Il faraone seduceva con il Kyphi, un cosmetico composto da più di 60 essenze tra cui la rosa, il gelsomino e l’incenso. I Greci e i Romani amavano cospargersi il corpo con oli aromatici. Il profumo mantenne un significato divino al quale si affiancò la ricerca del piacere attraverso l’olfatto. Agli Arabi si deve l’invenzione dell’acqua di rose e l’utilizzo dei primi vaporizzatori. La nascita della moderna profumeria avvenne tra il XVI e il XVII secolo con l’invenzione dell’acqua di Colonia e con la creazione di una vera e propria azienda a Grasse dove si sviluppò la cultura delle piante da profumo. Nel 1800 la creazione di essenze iniziò a essere considerata un’arte e comparvero i primi prodotti di sintesi di alta qualità. Nel XX secolo le maison di moda più prestigiose iniziarono a utilizzare il loro nome per promuovere delle fragranze: prima fra tutte Coco Chanel che nel 1921 lanciò N° 5. Oggi il profumo rappresenta la personalità, l’evasione onirica e stimola le relazioni sociali.