È il primo trattato di cosmetica dato alle stampe.
Stiamo parlando di Secreti Nobilissimi dell'Arte Profumatoria, il ricettario cinquecentesco che contiene oltre trecento ricette di prodotti cosmetici e profumi. Opera di Giovanventura Rosetti, il testo che per più di due secoli influenzò grandemente il mondo della cosmetica fu pubblicato a Venezia nel 1555. Non è un caso che proprio la Serenissima abbia visto nascere tale opera: sin dal basso Medioevo Venezia ebbe intense relazioni commerciali con l’Oriente, grazie alle quali riusciva a ottenere tanto un'ampia varietà di materie prime quanto le conoscenze di tecniche produttive di altre culture. Proprio qui artigiani quali "i muschieri", "i venditori de polvere de Cipro" e "i saoneri" scoprirono tecniche di produzione e ricette che rendevano cosmetici e fragranze veneziani ambiti in ogni corte europea. Oggi la ristampa dell'esemplare del '600 dei Secreti Nobilissimi è composta da due volumi racchiusi in un prezioso cofanetto. L'analisi storica e scientifica, opera di Anna Messinis e Giancarlo Ottolini, sottolinea l'importante ruolo che Venezia rivestiva nel basso Medioevo. Tra le pagine dei due libri, alle ricette cosmetiche più stravaganti - come quella che “moltiplica i capelli” - si affiancano quelle ancora attuali come la ricetta “A far li denti bianchi” o “A far l'acqua di fior di lavanda”. Secreti Nobilissimi dell'Arte Profumatoria Giovanventura Rosetti. Anna Messinis, Giancarlo Ottolini. Editore: Mavive SpA