Le barriere cutanee alterate, tipiche delle pelli sensibili, le rendono più soggette a irritazioni, screpolature, arrossamenti e pizzicori. Ecco come capire velocemente se la nostra cute è ipereattiva.

La sensibilità cutanea si manifesta con arrossamenti, pizzicori e bruciori, secchezza e sensazione di pelle che tira e spesso anche con reazioni del tipo degli eritemi o con macchie rossastre. Alla vista ha una grana fine e delicata -e per questo talvolta è soggetta alla comparsa prematura delle rughe- e al tatto risulta calda e al contempo secca. Proprio perché ha le barriere cutanee alterate e indebolite può anche apparire screpolata e irritata. L’attività cellulare delle pelli sensibili è poi più lenta rispetto alle pelli normali e patisce maggiormente le aggressioni esterne, come il freddo o il vento.

La pelle sensibile si irrita con estrema facilità e reagisce in maniera eccessiva anche agli sbalzi atmosferici, allo smog e alle polveri inquinanti, ma anche all’uso di detergenti aggressivi, saponi, cosmetici e prodotti per il trucco non appositamente studiati per le cuti più irritabili (talvolta si può vedere comparire una reazione anche al semplice contatto con acqua molto calcarea).

La sensibilità cutanea si può riscontrare in tutti i tipi di pelle e in qualunque momento della vita, apparentemente senza cause scatenanti. I dermatologi registrano, però, un aumento dei casi di ipersensibilità soprattutto nei centri urbani e, in particolare, nelle stagioni invernali secche e molto fredde.