Le strategie giuste per chi ha il cuoio capelluto secco. Detersione delicata e prodotti idratanti sono il primo step contro secchezza e prurito
II cuoio capelluto secco non sempre corrisponde a un capello secco, anzi. Spesso ci si trova nella condizione di avere chiome grasse e "unte" a tatto e vista con cuoio capelluto secco, che prude. La secchezza del cuoio capelluto, spesso, deriva da trattamenti sbagliati e dall'uso frequente di prodotti molto aggressivi. Ma, tra le possibili cause troviamo anche sbalzi ormonali, stress e aggressioni atmosferiche (sole, vento). Per trattare al meglio il cuoio capelluto secco, è necessario intervenire nella fase detersione. Infatti, sono numerosi gli shampoo contenenti tensioattivi, anche aggressivi, non indicati in generale ma, ancor di più, se il cuoio capelluto è inaridito e provato. La scelta migliore verte su prodotti che contengano oli naturali delicati come base lavante. Si tratta dei famosi oli eudermici, creati appositamente per lavare via sporco e impurità rispettando il naturale equilibrio idrolipidico del cuoio capelluto. Importanti sono anche la quantità di shampoo utilizzata, che deve essere pari a un "drop", e l'efficacia del risciacquo. Quest'ultima fase viene spesso sotttovalutata, ma è fondamentale per non rischiare di inaridire la cute e il fusto del capello. Dunque, la chioma andrebbe risciacquata alla perfezione e, in caso di acqua molto dura e calcarea, con aggiunta di aceto di mele (che donerà anche lucidità e aiuterà i capelli grassi a mantenersi puliti a lungo). Balsami e maschere idratanti sono fondamentali, purché non occludano i pori del cuoio capelluto, peggiorando la situazione secchezza. La cute deve poter respirare per ossigenarsi e reidratarsi, dunque un no deciso a tutti i cosmetici e prodotti per capelli contenenti petrolati.