Il ruolo dell’apporto alimentare nella cura di problemi dermatologici è di fondamentale importanza.
La forfora è spesso determinata da cause riguardanti l'alimentazione scorretta. Ecco qualche semplice regola per prevenire il disturbo.

Cos’è la forfora e chi colpisce

La forfora è quella quantità di residui di cellule morte il cui ricambio avviene in maniera troppo accelerata e frequente. Le odiate scagliette bianche colpiscono di più la popolazione maschile. Gli uomini infatti producono più sebo delle donne, anche se quest’ultime non ne sono esenti. Immuni al problema solitamente sono solo anziani e bambini. Esistono due tipologie di forfora: secca, dalle squame piccole che cadono sulle spalle e non si attaccano al cuoio capelluto (associata a prurito) e grassa, dalle scaglie grosse che aderiscono alla cute (alla lunga può provocare la caduta dei capelli).

Forfora e alimentazione

Quando parliamo di forfora, non si tratta soltanto di un problema estetico, il disturbo spesso ha origine in ciò che mangiamo. Il ruolo dell’apporto alimentare nella cura di problemi dermatologici è di fondamentale importanza. Ecco qualche semplice regola per prevenire il disturbo e aiutarne la risoluzione:
  • Eliminare dalla dieta fritture e alcolici
  • Aumentare notevolmente l’apporto di frutta e verdura
  • Consumare frequentemente ortaggi dall’azione depurativa e detox come il tarassaco, l’ortica e i rapanelli.
  • Bere molto, almeno 2 litri di acqua al giorno
  • Ridurre drasticamente l’apporto di grassi, utilizzando solo olio EVO a crudo per condire
  • E visto che lo stress pare aumenti il problema, non farsi mancare quotidianamente infusi dalle proprietà rilassanti e distensive, come la classica camomilla o tisane a base di biancospino e melissa. Tra i decotti, quello di salvia è ottimo per ridurre la produzione di sebo e rinfrescare.