Vanno evitati i detergenti troppo schiumogeni e irritanti per il bagnetto del bambino dopo i tre anni. Meglio scegliere prodotti appositamente studiati, con pH 5, controllata ipoallergenicità e azione emolliente e protettiva

Il momento del bagnetto è prezioso, perché oltre a essere occasione di incontro tra bambino e genitore, è anche importante per conoscere il proprio corpo e imparare ad averne cura. Un bambino abituato a pulirsi fin da piccolo sarà, infatti, un adulto più consapevole dell’importanza della propria igiene personale.

La pelle del bambino, però, è molto più delicata di quella dell’adulto e necessita, quindi, di attenzioni particolari, anche superata la fase della prima infanzia. Per esempio, l’uso di detergenti troppo schiumogeni e aggressivi potrebbe danneggiare la funzione di barriera della pelle del bambino e favorire così l’insorgenza di arrossamenti, irritazioni, secchezza cutanea e disidratazione o, peggio ancora, dermatiti.

Meglio sempre alternare l’utilizzo del bagnoschiuma con oli idrosolubili e polveri lenitive ed emollienti, in grado di fornire alla pelle giovane le sostanze antidisidratanti che necessita. Il detergente ideale per il bagnetto del bambino dopo i tre anni deve avere un’azione pulente delicata, un pH fisiologico tamponato (5), una controllata ipoallergenicità e un’elevata azione seborestitutiva. La scelta migliore è usare prodotti specificatamente studiati per la cute del bambino, sia per il corpo, sia per il cuoio capelluto. Così si alleviano i rossori, si idrata la pelle e la si protegge dalle aggressioni esterne. Il prodotto da selezionare è quello con pochi e selezionati ingredienti cosmetici, per evitare il rischio di ipersensibilizzazione e pizzicori. Se il vostro bambino, però, ha una cute non sana o con evidenti problemi particolari, allora è fondamentale seguire le raccomandazioni del pediatra su un’igiene specifica e mirata a curare e risolvere i problemi cutanei del piccino.